Senza una soluzione noi di qui non ce ne andiamo!
Lo scorso 27 marzo il Comitato contro lo sgombero delle Ex- Stallette ha svolto un volantinaggio informativo davanti all’ingresso del Municipio al fine di portare a conoscenza della cittadinanza i problemi che gli inquilini, cui è stata notificata due mesi fa un’istanza di sgombero da rendere esecutivo entro aprile, sono costretti ad affrontare.
Nel volantino, che è stato fatto recapitare al Sindaco e consegnato personalmente all’assessore Zambito nel corso di un incontro, veniva delineata la situazione in cui versa l’area delle Ex-Stallette sia a livello politico e sociale, sia a livello abitativo. A sostenere l’iniziativa erano presenti numerose persone e nuclei familiari solidali.
Sia nel corso del colloquio, sia nel contenuto dei volantini non si è fatto accenno alla possibilità di risolvere i problemi in ambito legale, è stata messa anzi l’accento sulla latitanza del comune e delle amministrazioni che si sono succedute. Il problema, e questo è stato chiaro da subito, è di natura politica e sociale, non giuridico, e tale deve essere la soluzione. Nel corso del dibattito l’assessore ha addirittura lasciato la sala delle Baleari, luogo dell’incontro con gli inquilini, non riuscendo più a sostenere la discussione.
A distanza di quasi una settimana ha però ritenuto opportuno comparire sui giornali con una lettera in cui veniva data una risposta all’unica istanza che non era stata presentata dal comitato, bensì dal sindacato Unione Inquilini, e cioè quella di intervenire con una sanatoria e risolvere quindi in maniera giuridica il problema. Un dibattito sulla questione della sanatoria è una pura e semplice divagazione, una strumentalizzazione utile solamente a spostare l’attenzione dal reale fulcro del discorso e a fare della propaganda politica a buon mercato, citando le poche iniziative che il comune ha provato a prendere in questi anni per risolvere l’emergenza abitativa. Ad oggi oltre gli articoli apparsi sui giornali il comune non ha preso in considerazione nessuna soluzione se non quella di sgombero dell' intera area proponendo solo ad alcune famglie un alloggio alternativo, e condannando le altre a trovare soluzioni di fortuna.
Un comportamento questo che indica l'incapacità di assumersi la responsabilità politica e civile del destino di queste persone. E' come diretta conseguenza all'inseguimento di un interesse economico che l'amministrazione vuole letteralmente mettere le mani su di un' area che nei decenni gli inquilini hanno trasformato, vissuto ed adattato alle loro esigenze, andando incontro anche a pesanti sacrifici ed ora pretendono che vengano riconosciuti.
All'assenza o all'indifferenza di questa e delle altre amministrazioni ed alla prepotenza di un Comune che si comporta come un qualsiasi proprietario immobiliare, il Comitato contro lo sgombero risponde con determinazione, ribadendo l'intenzione di non lasciare per nessuna ragione le “Ex-Stallette”, se non davanti ad una soluzione praticabile.
E' a queste istanze ed a questo soggetto politico spontaneamente costituito che il Comune deve rispondere, che siano dichiarazioni o che siano fatti, non accettiamo di essere estromessi da un dibattito che ci riguarda in prima persona. Riteniamo doveroso far sentire la nostra vicinanza e solidarietà attiva alle otto famiglie occupanti di Riglione ed al Comitato territoriale di Pisa Est che in questo momento lottano per il diritto alla casa, contro la prepotenza dei grossi immobiliaristi.
Comitato contro lo sgombero delle Ex-Stallette
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